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Prefazione

Sono tra i molti che sostengono l'importanza di imparare le cose da piccolo. Lo dico spesso anche per giustificare la mia modesta abilità nel gioco degli scacchi; ho iniziato dopo i trent'anni…. Per quanto riguarda il leggere e lo scrivere, invece, ho imparato a sei anni o appena prima, essendo nato in dicembre. Poi, siccome i miei lettori hanno presumibilmente imparato alla stessa età, qui inizia la sfida, ad armi pari….Certamente, io ho avuto qualche "imput" (mi si passi il termine ipertecnologico, per chi non lo conosce; non è il nome di un animale) da mia zia Anna che mi ha insegnato a fare l'inchino e a recitare le poesie; Carducci, Pascoli, Leopardi, ecc. Le mie poesie - filastrocche - scioglilingua nascono spesso nelle notti insonni di meteoropatico. Mi limito a giocare con le parole e può capitare che la poesia nasca da qualche frase che ho in mente (poi ci costruisco qualcosa attorno) oppure da un argomento di cui voglio trattare.
Come coi "mattoncini"; a volte trovi un pezzo che ti piace e gli costruisci un oggetto attorno, a volte pensi all'oggetto poi usi quello stesso pezzo per costruirlo. Scrivo saltuariamente da anni e, devo dire, ho sempre pensato che le mie creature (letterarie, letteralmente) appartenessero ad un mio mondo; come tale impenetrabile. Poi, col tempo, ho iniziato a divulgare i miei scritti ed a trovare persone interessate (disinteressate?).
Insomma, ora vi invito nel mio mondo e mi aspetto solo di farvi sorridere. Non mi piacciono le persone che si prendono troppo sul serio, li chiamo "seriomani"; loro sì che fanno ridere, magari involontariamente… Io amo parlare ai bambini ed alla parte bambina che è in tutti noi (con Umberto Eco condivido l'idea che frequentare giovani sia un vaccino contro la demenza senile).
Grazie al mio lavoro ed alla mia "attività scacchistica", frequento spesso bambini. Tantissimi mi salutano per strada ed è una cosa bellissima. La felicità per il mio "ego poetico" è un bambino che mi chiede perché ho scritto "così e cosà…" o vuole risentire la mia storiella. Trovarmi in una classe a parlare delle cose che ho scritto è il mio sogno! Capitemi se vi dico che è stato bellissimo, a suo tempo, sentire un bimbo della materna chiedermi (dopo una settimana che non lo vedevo): Mario, hai ancora la pulce nell'orecchio? (M.M.)

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©2001 Mario Mantovani .

Prefazione al libro Scartoffie Scorderecce Biografia di Mario Mantovanni Home